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lunedì 4 marzo 2013

Alternativa alla chemio?

Roberta Benetti è la ricercatrice italiana che, insieme al suo staff dell'Università di Udine ha dimostrato una tesi sensazionale.
«In particolare , la ricerca ha  dimostrato che una delle molecole microRna, la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori»
Pur essendo totalmente ignorante di medicina, deduco che tener sotto controllo quella molecola significherebbe avere più controllo sugli stessi tumori.
È anche grazie all' AIRC che la dottoressa Benetti ha ottenuto la pubblicazione sul Cancer Research dell’American Association for Cancer Research, una tra le più prestigiose al mondo.
Speriamo che tutto ciò sia utile a ridurre le radiazioni, e magari sconfiggere la chemioterapia, che è un cancro ella stessa, in certi casi.
Un dubbio sorge però quando  mi accorgo che la pubblicazione è del 2010. La ricerca continua, secondo le dichiarazioni uscite dall'università, e si eseguono esperimenti sui topolini cavia. È presto per parlare di sostituzione della chemio.
Fatto sta che si tratta di una scoperta gigantesca, che in quasi tre anni ha ricevuto ben poche attenzioni dai media di rilievo.
Penso che sia utile far girare la notizia, e aspettare risvolti positivi.




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