Perso qualcosa?

mercoledì 17 aprile 2013

Non scrivo

non scrivo, non scrivo, non scrivo. Cazzo, non scrivo davvero mai. Sarà che mi sono fatto la mia settimana di ferie in cui pensavo, coglione, di svagarmi abbestia nel letto influenzato e cadaverico.
Sarà che al lavoro ci hanno imposto di frequentare un pallosissimo corso di 40h, diviso in cinque lezioni. In tredici per otto ore di fila in un aula chiusa ermeticamente... No dai, una finestra si apre. Ma è il senso di scuola che mi dà la claustro... no ma che è?! la chiusofobbia!
Fortuna che quanto meno non ci sono i classici insegnanti statali ingobbiti a forza di prenderlo nel culo, ma... Professionisti. Non tanto dell'insegnamento, quanto del settore, che è quasi meglio.
Vabè fatto sta che non scrivo.Che poi, di che dovrei scrivere? Che mi è tornata la voglia per la chitarra? E per gli anime giapponesi uber power? O magari del fatto che sto uscendo con una.
No, tutte cose noiose. Leggetevi 'sto inutile riempitivo se volete qualcosa, per ora.
Ciao belli
Mean

sabato 6 aprile 2013

Era meglio se andavo a dormire


domani
giuro
metto tutto a posto
sarà un giorno nuovo e bello per rifar tutto da zero

tomorrow
lo so
uno spirito nuovo
le avversità di sempre appariranno indebolite

'sta notte
non dormo
ho troppo da pensare
chiamo la mia ex di sempre e dico che avevo io il torto

poi vado dal ragazzo con il quale feci il bullo
magari una visita alla prof ormai anziana
e riordino la stanza, dopo compro i fiori a mamma
lavo l'auto e faccio il pieno di benzina eppure

si sa
la notte per pensare
mentre tutto è zitto
e poi gli uccelli alla mattina


lunga vita ai giorni a letto
che alzi un occhio all'orologio
e imperterrito ti insulta
ma ti rigiri col medio teso

lunga vita alle domeniche sul divano
che tutti zitti c'è la partenza
momento d'intensità religiosa
spezzata dallo stesso babbo che russa

domani
sicuro
mi darò un altro tono
sembrerò venuto fuori da un film americano

tomorrow
prometto
che sarà meno stronzo
e che non metterò giù il telefeono alla nonna la mattina

lunga vita ai giorni a letto
che alzi un occhio all'orologio
e imperterrito ti insulta
ma ti rigiri col medio teso

lunga vita alle domeniche sul divano
che tutti zitti c'è la partenza
momento d'intensità religiosa
spezzata dallo stesso babbo che russa

il domani
il futuro
abbiam tempo
perdiam tempo

notti brave
mattine sceme
alito grave
oscure scene

scende greve l'alba
nascente dopo la luna
t'illumina d'immenso
t'immette nell'eterno

per oggi
è notte
e i propositi sono buoni

domani
ci penso
è meglio se non penso
e se non riempio fogli di stronzate fino al giorno
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