Perso qualcosa?

giovedì 28 marzo 2013

Dritto per dritto

Torniamo a parlare di Mario, la serie televisiva di Maccio Capatonda.
Siamo giunti all'ottava puntata, dove finalmente fa capolino la suspance e la storia si infittisce ancora. Questa sera, nel nono e decimo episodio scopriremo ciò che veramente tramano Lord Micidial (il fenomenale Rupert Sciamenna) e la gnocchissima figlia Mealny (Lavinia Longhi), che ha buggerato il povero Mario, portandolo, con un trabocchetto sentimentale, a risvegliare la truccatrice.
Facciamo un bel riepilogogone.


Nei primi due episodi, Cavali aMario e Ginetto senza G, scopriamo chi sono i protagonisti di questa sitcom, ovvero: Mario (Maccio Capatonda/Marcello Macchia), il conduttore dell'MTg, che viene però a conoscenza di un fatto per lui rivoluzionario: l'azienda che manda in onda il telegiornale è stata assorbita dalla Micidial Corporate, multinazionale guidata da Lord Micidial (Rupert Sciamenna).
Mario capisce lo stravolgimento a causa di inserimenti pubblicitari nel corso del tg, che oramai si chiama MicidialTg. Gli sponsor inseriti nella prima serata sono stati Raggrumina e Bacchette fumanti, di cui è possibile scaricare le suonerie.
Mario disprezza questa politica e vuole andarsene al più presto, ma Lord Micidial non è d'accordo.
Intanto si scopre il mistero di Buonanima, il capo redazione di Mario, misteriosamente scomparso. A comunicarlo una strepitosa Katherine J. Junior, allucinata e sotto shock.
Nel frattempo Lord Micidial mostra a Mario il contratto, e indica che per diagonale c'è scritta una clausola: in caso di rescissione, il dipendente sarà tenuto a sborsare 4mln di euro in risarcimento.
A rincarare la dose, viene dato a Mario un compito: istruire Ginetto Micidial (Herbert Ballerina/Luigi Luciano) nell'arte del giornalismo, e fare di lui il miglior anchorman del mondo. Solo poi potrà andarsene.
Mario, con le spalle al muro, e gInetto come ombra, propone un corso di formazione a step.
Il terzo passo è che te ne devi andare affanculo.

Gli episodi tre e quattro sono La Sciabolata e Sciopero Della Faccia
La clausola è valida, la sciabolata è una clausola imponibile e  legale, Mario è costretta a rimanere. Nel frattempo, Jenny, la truccatrice di Mario interpretata dalla sempre divertente Anna Pannocchia, abortisce. Chiariamo.
Nei primi episodi lei si è dimostrata morbosamente attaccata a Mario, nonché completamente scema. Pare che il nostro protagonista pelato, un giorno, dopo essersi toccato le parti intime, abbia stretto la mano di Jenny. Lei, dopo di ciò, decise di toccarsi a sua volta, ed ora è assolutamente convinta di essere incinta, e lo urla a Mario in ogni occasione! Ovviamente lui non fa che ripetergli che è una cicciona e che più che un bambino, quello nella sua pancia, sembra un polpettone. Ebbene, l'ecografia lo conferma, e poco dopo lei... lo espelle, lo abortisce! Lo fa nei pressi di Ivo Avido (Enrico Venti), la guardia che "non è per lei signorina, è che se la faccio abbortireqquì poi tutti venghenoaffarlo".
Nel frattempo Acquohol è il nuovo sponsor del Tg; Jo Cagnaccia, Salvo Errori e Oscar Carogna continuano con i loro servizi Micidiali, e Ginetto, realmente recatosi a Quel Paese (frazione di Fanculo) irrompe in diretta per annunciare uno scoop: ha trovato l'uomo più brutto del mondo... UN ALIENO!!!
Purtroppo, l'alieno ha usato un rilevatore di intelligenza, e non avendone trovatta in Ginetto, ha lasciato la Terra. Nel metre, Lord Micidial ha una reazione sospetta...
Mario è sempre più a disagio comunque, tant'è che decide di scioperare. Inizialmente, durante la diretta del Tg, distoglie lo sguardo dal primo piano, poi chiede un aiuto a Jenny: un trucco complicato, cioè uno strato di pelle aggiuntivo sopra la sua faccia. Jenny accetta, ma solo a patto di farsi ingravidare di nuovo. Mario accetta, e ripete la pantomima della prima volta: si tocca, e poi stringe la mano di Jenny, che corre via eccitata. Non è l'unica volta che Mario cede a delle richieste in questa puntata: Ginette riceve un ufficio! Uno sgabuzzino, a dirla tutta. E non ne è molto entusiasta... È risaputo che soffre di chiusofobbia, porcatroia.
Riuscito l'escamotage della faccia, Mario riceve la lettera di Buonanima che recita qualcosa del genere "sono scappato ai caraibi a godermela, ti ho venduto a Micidial". Scopriremo poi che si tratta di un tranello dello stesso Lord, ma Mario ne resterà ignaro, e si rassegnerà al fatto che il suo mentore l'ha abbandonato.
Intanto, Jenny trova uno sgabuzzino dove ingravidarsi... Peccato che si tratti dell'ufficio di Ginetto, intento a sconfiggere il mostro della chiusofobia: il rampollo di casa Micidial prende un manico di scopa e lo sbatte in fronte alla povera truccatrice tonta, che cade in coma. Vani i tentativi di portarla in ospedale, dato che si tratta di coma irremovibile.
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Parliamo ora di A di Ahia e Puntata Bella, che in realtà, se posso esprimermi, sono quelle più sottotono, fin'ora.
In queste puntate sono generosamente offerteci alla modica cifra del costo della nostra inibizione psichica da La Droga e La Bomba, scopriamo che Ginetto non sa leggere. Mario decide di affidarlo ad un tutor, che però non ne viene a capo. Tra uno spuntino con Anna Ciccia e un momento di cultura con Ippolito Germer, troviamo il cameo di uno dei personaggi storici di Marcello Macchia, ovvero Mariottide, il cantante più sfigato del mondo. Mariottide - La Bomba.
Nelle pieghe della trama comunque Mario trova un cavillo che lo fa respirare: scopre che il coma di Jenny è causa di Ginetto, quindi ha un asso nella manica in un'eventuale lotta legale con Lord Micidial.

Giungiamo al passato recente, con i due episodi migliori fino ad ora, secondo me: Cappelli e Amore Amario.
Gli immancabili sponsor sono l'omonimo Cappelli, che danneggerà fisicamente Mario, e Pastol.
In queste nuove puntate capitano degli inserimenti nel cast: un nuova truccatricetore. Cioè, Jenny viene sostituita da un transessuale, che incollerà in testa a Mario un Cappelli. Inoltre, una vicedirettrice, a sorpresa, tale Marta che si scoprirà essere una donna che odia i Micidial, e lavora con loro da quattro anni solo per spiarli. Ora che ha trovato un possibile alleato in Mario, ha deciso di mandare allo sfacelo l'impero Micidial. Tra i due nasce qualcosa, Mario ritrova uno spiraglio di sole nella sua vita, fino a quando non si trovano davanti a Jenny, e decidono di dichiararsi... Questo gesto, accende qualcosa in Jenny, che si sveglia dal coma, cancellando così le prove che incastravano Ginetto e il padre.
A questo punto appare Lord Micidial, che ringrazia Melany, la figlia, per averla aiutata ad incastrare Mario. Schiaffeggiato da Jenny, definito un Mario qualunque, un qualunque pelato, sviene dopo aver realizzato che ciò che dice il Lord è vero: ora lo tiene lui per le palle. Ahiahiahiahi, MarioMarioMario. Sono in ansia per questa sera.

Non fate come i fratelli peluria, che non vengono mai linkati in questo articolo, non siate scemi! Ma imitateli e guardate MARIO, una serie di Maccio Capatonda. Ogni Giovedì sera, alle 22.50 e alle 23.15, su Mtv. E poco dopo in On Demand su MTv Italia!

Ci tengo a citare i cameo dello Zoo di 105 in questa serie:  Marco Mazzoli, il dottore. Gibba, l'inviato. E il Dona, come intervistato, ma soprattutto regista d'eccezione per il Micidal TG.

Pino Scotto ha insultato Mario. E lo tramite lo Zoo, è stato sia mandato affanculo, sia ringraziato.
Mario ha attirato persino l'attenzione di Aldo Grasso, il noto critico.

Bè, non so più che dire. Ah, sì!: #oggièmario



Cade in una tomba e muore


Una notizia di qualche anno fa che, non ce ne voglia la famiglia, fa sempre sorridere.

Cade in una tomba mentre
la pulisce: muore un'impiegata
Stava pulendo una tomba al cimitero di Pagazzano: la lastra ha improvvisamente ceduto sotto i sui piedi e lei è precipitata all'interno, morendo sul colpo. Tragica morte, nel pomeriggio di oggi, per una giovane di Caravaggio: la vittima è Sara Dognini, 26 anni, impiegata in banca. Era da poco arrivata al cimitero per ripulire una tomba in vista delle prossime celebrazioni del 1° novembre, festività dei defunti.

Aveva preso una scopa per togliere sporco e foglie che si erano accumulati. Quando la lastra ha ceduto di schianto, la giovane è precipitata all'interno da un'altezza di oltre tre metri. Con lei c'era la sorella, che ha subito dato l'allarme: erano all'incirca le 17, e i soccorsi sono arrivati rapidamente con un'ambulanza del 118.

Ma purtroppo per la giovane donna non c'era più nulla da fare. Probabilmente nella caduta ha picchiato la testa: un colpo che le è stato fatale. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e, per i rilievi, i carabinieri.

L'Eco di Bergamo

giovedì 21 marzo 2013

untitled


luci intermittenti
balbettano nell'etere
sono alle mie orecchie incomprensibili

ronzii esasperanti
di api lavoratrici
fan girare il mondo instancabili

io rinuncio
a capire
questo mondo
questa vita

io m'arrendo
e rinnego
questo corpo
questa testa

c'è un mondo di musica là fuori
che ancora non conosco
ma io so che già amo
non vedo l'ora che m'investa

ci sono anni e molti amori
che spero di veder presto
perché io son già stufo
di questa vita lenta

io rinuncio
a capire
questo mondo
questa vita

io m'arrendo
e rinnego
questo corpo
questa testa


verranno i giorni belli
saran vestiti di sole
puoi conoscerli dal fatto
che ti sveglierai di scatto

adrenalina in vena scoppi
dovrai inondarmi di energie
straripare dal mio corpo
fino a che non sarà esausto

martedì 19 marzo 2013

Quelli dell' I I T ci vedono lungo.

È stata creata in Italia la prima retina artificiale, composta di materiali organici: biocompatibili.
Messa a punto da un gruppo di ricerca coordinato da Fabio Benfenati dell’Istituto Italiano di tecnologia a Genova, fa sperare che nei prossimi anni recenti chi soffre di retinite o altro tipo di degenerazioni possa tornare a vedere normalmente. Attenzione, si tratta di pura sperimentazione, ma si sta agendo per trapiantarla in animali cavia, e probabilmente entro tre anni si potrà provare già sull'umano.
 Le retine finora realizzate  al silicio, hanno dei lati negativi: secondo il ricercatore italiano: «Funzionano con microtelecamere che acquisiscono le immagini, le informazioni devono essere elaborate da un computer e inviate alla retina artificiale. Infine devono essere alimentate da batterie. La retina artificiale realizzta a Genova, invece non necessita di batterie, riesce a stimolare i neuroni e non produce calore, a differenza delle altre protesi retiniche»

Il risultato che abbiamo raggiunto è fondamentale per procedere verso la realizzazione di una protesi retinica organica per l’uomo. Abbiamo dimostrato che il tessuto retinico  degenerato nei fotorecettori, una volta a contatto con lo strato di semiconduttore, recupera la sua fotosensibilità a livelli di luminosità paragonabili alla luce diurna e genera segnali elettrici nel nervo ottico del tutto simili a quelli generati da retine normal

L'idea è questa: sostituire le funzionalità di coni e bastoncelli (i neuroni che rispondono agli stimoli luminosi agli occhi) con un materiale sensibile alla luce, cioè un polimero organico (rr-P3HT), che è un conduttore fotovoltaico. Meglio del citato silicio, non completamente flessibile, l'uso di un polimero organico può adattarsi meglio alla curvatura dell' occhio. Cosa non meno importante, è che si tratta di un materiale sensibile alla luce e che quindi non necessita di alimentazione esterna per funzionare.
 Potete trovare la pubblicazione del lavoro qui, su Nature Photonics.



Questo invece è il c.v. del Dottor Benfenati, qui sopra in una foto tratta da http://www.addgenova.org/home/

Centocinquanta versi, una sola voce

Si parla di pokémon, ledis&gentelmùss.
Certo che pubblicare 'sta roba dopo quindiciggiorni di nulla, mi fa pensare che 'sto blog sia nato male. È esattamente così, non diffidate.
Cerchiamo di dare un senso al titolo del post: chi non ha visto la prima stagione dell'anime dedicato al mondo dei Pokémon? Penso che chiunque sia nato tra l'88 e il 96, nel mondo, l'abbia vista almeno una volta. E, altrettanto, ha sentito i versi dei piccoli mostri tascabili.
Io personalmente, da finto fanatico di doppiaggi et simila, mi son sempre chiesto:
1)Perché nell'anime i pkmn dicono il loro nome, mentre nel videogioco mi sono sempre puppato delle distorsioni fastidiose? (domanda retorica, i limiti delle console sono lampanti)
2)Ma i versi sono diversi in ogni lingua?
Vedendo il video qui sotto, ho capito che almeno per la prima generazione di pokémon e per gli U.S.A., la risposta è sì.
Ringrazio la folle, folle psicopatica pseudo pokénerd che ha realizzato 'sto video, perché aldilà di tutto, è pure spassoso. È una bella ragazza ed è pazza. Io me la sposo!


Condivido anche il video di un ragazzo (Dario Moccia -che no, c'entra un cazzo col pedofilo là) che spiega nel dettaglio cosa realmente siano i Poket Monsters, e con il quale condivido il novanta percento dei pensieri a riguardo.


mercoledì 6 marzo 2013

Ecco, titolo d'apertura e di chiusura.

                                                                  La Rabbia, Jelena Todorovic

A volte serve un riempitivo, a volte serve un fottuto muro da imbrattare, da riempire di sé. Non da abbellire, non da migliorare, non si vuol dare nessuno contributo o mostrare nulla a nessuno. È il puro bisogno di premere fino a fondo la bomboletta e spruzzare a destra e a manca con l'odio della vernice, spingere così a fondo un pennsarello da sentirlo scricchiolare per il dolore, tirare i capelli alla propria ragazza quando lei ti infilza le unghie nella schiena, alzare talmente a canna un ampli da fare urlare a quello strumento tutto lo schifo che non si ha la forza di buttare fuori da sé.

martedì 5 marzo 2013

Mario.


Mario, aka Marcello Macchia, meglio conosciuto come quel genio di Maccio Capatonda.
Dal 28 febbraio va in onda su MTv Italia Mario, la nuova sitcom di Maccio Capatonda, Ivo Avido ed Herbert Ballerina, con superstar d'eccezione quali Rupert Sciamenna, Marco CoglioCoglio Mazzoli, Katherine J. Junior, Marco Dona, Anna Pannocchia e tanti altri.

Il tema della sitcom è la vita di Mario, anchorman dell'MTg, che viene misteriosamente rivoluzionato tramite inserimenti di marchi pubblicitari quali Raggrumina, in seguito all'acquisizione del netork da parte della Micidial Corp Lord Micidial e il figlio Ginetto, la quale aspirazione è iscriversi alla facoltà di giornalaio.

Nei primi due episodi, scopriamo che Mario decide di andarsene dalla conduzione, ma proprio in quel momento l'intervento di Lord Micidial è chiaro: c'è una clausola del contratto che prevede un rimborso esorbitante in caso di rescissione. Significa che Mario deve restare ed, inoltre, dovrà fare ta tutor al piccolo Ginetto. Le dichiarazioni del padre riguardo al giovane sono le seguenti: "per ora Ginetto è solo un povero demente, ma grazie a mario e all'MTg diventerà un grande anchorman".
Ginetto è davvero gInetto, e Mario, sempre più rassegnato, continua questa odissea assurda.

Qui di seguito i link alle prime due puntate visibili in italia grazie (mille!) a MTv OnDemand

Cavoli Amario
Ginetto senza G

Disponibili al download anche le mitiche suonerie di Raggrumina e Bacchette Fumanti, gli sponsor inseriti dalla Micidial.

Insomma: il giovedì, alle ventidue e cinqanta (22.50), ovvero le undici meno dieci (22.50!) piazzatevi davanti al 108 di Sky, l'8 del digitale, non importa: guardatevi due episodi di Mario. Va in onda subito dopo quel duo che non fa ridere. ;)

Approfonidmenti e link fino all'ottava puntata? Clicca qui!

In grande attesa per gli Ours






Spero di non essere l'unico, anche se ho paura di essere uno dei pochissimi italiani ad essere in trepidante attesa per il terzo lp inedito degli Ours, la band Newyorkese di Jimmy Gnecco e soci.
Il gruppo nasce con Sour, un album del '94 che finì per non essere pubblicato, dato che ritenevano di non essere ancora maturi a sufficienza per esordire. O almeno è ciò che si vocifera. La realtà è che si sciolsero per molti anni.







Distorted Lullabies, 2001                                                                                                                                            Sour, 1994













Facciamo quindi un balzone avanti sino al 2001, anno di quella perla di Distorted Lullabies.
12 tracce, un rock che varia dallo psichedelico al classico pop, suoni spagnoli, tetre distorsioni. Il falsetto usato alla grande, degno dei migliori Bellamy, Yorke o Buckley. Su quest'ultimo mi soffermo, data la similarità del timbro di Jimmy e l'amico Jeff, per il quale scrisse una canzone, ai tempi che furono.
Fallen Souls è praticamente l'esordio della band, ed è una canzone tiratissima dove proprio il cantante dà la prova di avere una potenza vocale trascinante e unica. Ottima anche la parte strumentale e la progressione.
Sometimes viene estratto come singolo, raggiunge un buon successo, il 31esimo posto negli USA e, ad oggi, è la canzone più conosciuta della band. Menzione speciale per Miseryhead, Dancing Alone e Dizzy, che porto nel cuore.

                                               Mercy, Dancing For The Death Of An Immaginary Enemy, 2008

Dobbiamo aspettare fino al 2008 e per ottenere qualcosa di inedito dai nostri amici americani (ma tanto io li ho scoperti nel 2009 ;]), e, 'sticazzi, ne vale pure la pena.
Mercy (Dancing For The Death Of An Immaginary Enemy) è un album che dimostra una maturità incredibile.  La title track è degna di accollarsi il peso dell'album. The Worst Things Beautiful, la seconda, è il singolo che ottiene anche un video, probabilmente perché strizza l'occhio pensantemente a Bono e gli U2. Ma ci piace, ci piace cantarla.
Momenti neri a metà album, decadenti, struggenti, spaventati e forti, ci facciamo trascinare dal flamenco, gli omicidi, le falene, le preghiere, fino a Get Up, dodicesima e ultima traccia, come nel precedente Distorted Lullabies. È il pezzo con più campionature, il più particolare, che dà un buon senso di conclusione.

                                                                        Precious, 2002

Mentre aspettavamo Mercy, ovviamente non ci siamo fatti scappare Preciuos, un album ricco di cover che ha seguito l'esordio, l'anno dopo (2002).
Ttoviamo la storica Femme Fatale di Nico e Lou Reed, pezzo chiave della storia del pop, riproposto in una chiave più rock, che si lascia ascoltare alla grande. Riviviamo la Bohemian Rhapsody di Mercury e Queen, tra le altre. E qualche bell'inedito, ma nulla che ci faccia impazzire... Negli USA arriva al 187esimo posto, con singolo Leaves. Mercy arrivò all'undicesimo.

Mancano pochi giorni al nuovo album, di cui ancora si sa pochissimo, dato che sono praticamente sconosciuti ai più. È possibile preordinarlo. Fino a pochi giorni fa era possibile acquistare versioni deluxe, con gadget quali magliette, poster e altro materiale in possesso dalla band. Addirittura una giornata con loro, o acquistare Jimmy per un'ora. Vuoi che a mezzanotte un professionista ti canti un pezzo alla finestra, in stile serenata? Hai perso l'occasione, mi spiace.

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Ruzzle? Non più per elitari


Avrete sicuramente sentito parlare (come minimo) di Ruzzle, l'applicazione portable per iOS e Androd che ha fatto impazzire milioni di persone di ogni età nel mondo.
Si tratta di un gioco enigmistico che prevede una griglia quadrata di sedici lettere con le quali dovremmo poi formare le parole più complesse, ma anche le più scontate. La veridicità di certi termini andrebbe presa ad esame, dato che vengono prese per valide soluzioni come 'pota', 'tt', 'az', etcetera... Ma è comunque uno spasso.
Ogni partita è composta da tre round, al termine dei quali varrà solo il risultato complessivo dei tre. Si posso sfidare gli amici dalle liste dei social, oppure sfidare qualcuno a caso dal server globale (nazionale, dato che è un gioco linguistico).
Tutto bello figo e luccicoso, no? NO.
Se siete dei plebei sfigati come me che pensano che Samsung e Apple siano un po'... costose, e siete rimasti a Nokia con Symbian OS, allora avrete certamente smadonnato su Google, Bing e Yahoo alla ricerca di Ruzzle symbian os, ruzzle per nokia, ruzzle.sisx . sis .jar .jad, tutto in modo vano.
Purtroppo, ad oggi non ho ancora trovato la soluzione mobile... Ma per il worldwideweb è nato Zuffle, il clone precisopreciso.

Nessun download, si gioca nel browser, e ci sono anche altri giochi correlati. È possibile collegare i social e ricevere notifiche. Pubblicare (ma anche e soprattutto no) gli achievment in bacheca, etcetera.
Non penso che resti molto da dire... combinate le parole, e buon trip ; )

Ruzzle per Android dallo store di GooglePlay

Ruzzle per iOS da iTunes

Pagina ufficiale di Zuffle

lunedì 4 marzo 2013

Alternativa alla chemio?

Roberta Benetti è la ricercatrice italiana che, insieme al suo staff dell'Università di Udine ha dimostrato una tesi sensazionale.
«In particolare , la ricerca ha  dimostrato che una delle molecole microRna, la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori»
Pur essendo totalmente ignorante di medicina, deduco che tener sotto controllo quella molecola significherebbe avere più controllo sugli stessi tumori.
È anche grazie all' AIRC che la dottoressa Benetti ha ottenuto la pubblicazione sul Cancer Research dell’American Association for Cancer Research, una tra le più prestigiose al mondo.
Speriamo che tutto ciò sia utile a ridurre le radiazioni, e magari sconfiggere la chemioterapia, che è un cancro ella stessa, in certi casi.
Un dubbio sorge però quando  mi accorgo che la pubblicazione è del 2010. La ricerca continua, secondo le dichiarazioni uscite dall'università, e si eseguono esperimenti sui topolini cavia. È presto per parlare di sostituzione della chemio.
Fatto sta che si tratta di una scoperta gigantesca, che in quasi tre anni ha ricevuto ben poche attenzioni dai media di rilievo.
Penso che sia utile far girare la notizia, e aspettare risvolti positivi.




The Mayan Factor

Ovvero, il gruppo che avreste potuto amare.
I Mayan Factor, tali Ray (Ray-Ray) Schuler alla chitarra ritmica e la melanconica voce.

Brian Scott, alla chitarra principale; dal 2008 verrà poi sostituito - nell'ultimo album, Yesterday's Son, suona Johnny.
Kevin Baker è il bassista, e a completare la parte ritmica troviamo Chuck Jacobs, che si occupa anche dei cori
Nati nel 2002 in quel di Baltimora, Maryland, hanno pubblicato il loro primo album nell'anno successivo, nel 2003: In Lake'ch. Otto tracce di alternative rock, ma anche ballade e folk. A concludere il disco Una cover di Riders on the Storm, dei Doors, che esplode in un pezzo cross over rievocando tutti i suoni ispiratori dell'album.
Ci tengo a sottolineare la dolcezza di Beauty and the Beast, la quarta traccia.
 Fame: never goes your way. Pain: never goes away... Say: I'll be here tomorrow... For today.
Questo il chorus, che trovo struggente come pochi, alla luce del presente.

In Lake'ch, 2003                                                                                                                     44, 2005


Facciamo un balzo in avanti, fino al 2005, anno di 44
La prima traccia è To Kill A Priest ed ha un'intro con chitarra acustica e percussioni tribali, sotto ad una cantilena che sembra una sorta di mantra, o quanto più di simile possa ricondurre ai personaggi mistici che troviamo sulle copertine degli album. Poi inizia il cantato e il gruppo al completo dà subito sfoggio di progressi, rivelando un ottimo pezzo.
The Terrorist è una hit radio fatta e finita, il tormentone TicTicBoom che entra in loop dal momento in cui la ascolti. Può sembrare una canzone di protesta, ma poco importa. L'importante è che è un bel pezzo rock, con un bel testo, cantato bene e con un bel solo finale che a me ha ricordato i Tool.
Propaganda è un pezzo con le stesse credenziali, un po' più sottotono, mentre Hopi Helders e Ventriloquist sono ballade più lente e easy listening. Stesso discorso per Gosia, dove si strizza l'occhio ai Goo Goo Dolls. Personalmente adoro Ventriloquist, fra le tre.
La traccia numero sette è un arpeggio strumentale intitolato Yesterday's Son. Scorre via senza dire nulla, ma ha un titolo familiare.
Con Bondage si torna a a fare l'eco ai Tool, con un bel pezzo cupo e rabbioso al punto giusto. Rimangono quattro tracce, e se A Red Gone Blue e Self Storage starebbero bene nella rotation delle radio, Recon e Jack Nicholson non sono da meno. Quest'ultima sembra ispirata a Shining. Bella e struggente.

    L'album è un successo di nicchia, i concerti non mancano affatto, la risposta del pubblico caldo nemmeno.       
    Intanto si registra, fino a quando, nel 2011, Ray-Ray ci abbandona. Muore l'otto di febbraio.
    Lasciamo perdere perché mi viene da pensare a quanti figli di puttana invecchiano in questo mondo,
    mentre una perla di ragazzo come Ray Shuler debba morire.

   Un anno dopo viene annunciato dai componenti della band che esiste una sessione vocale registrata di
   Ray-Ray, che ci stanno lavorando, che uscirà l'ultimo capitolo dei Mayan Factor.

Yesterday's Son, 2012

In concomitanza con la fine del mondo, predetta -dicheno i midia- dai Maya per il 21.12.2012, Johnny, Kevin e Chuck decidono di regalarci 'sta chicca: Yesterday's son.
A parte che nel sentir Preachers Daughter quasi mi viene da piangere pensando a Ray, sono sette tracce davvero ben riuscite, per quel che si poteva fare. Probabilmente non ai livelli di 44 e in Lake'ch, ma sono i Mayan Factor, e si sente. un gruppo forte, caratteristico; chiamateli folk, se volete, ma sono caldi, entrano nel cuore.
Forse le mie preferite dell'album sono Parabellum e Dead Leaves, ma rispetto agli altri due l'ho sentito ancora troppo poco.


domenica 3 marzo 2013

Maledetta primavera.





Dai che ho voglia di primavera. Cioè di non poter più sciare, riempirmi di macchie e grattarmi per i fottuti pollini che ci regaleranno, cari, i raffreddori.
Che poi sì, ho proprio voglia di sfacchinare il giorno libero e mettermi a cambiare gli armadi. Ho voglia che tornino le api che, saranno pure gli esseri più importanti al mondo, ma mi fanno il nido nelle travi; quando le vedo e penso "sai che sentono la paura, fai l'indifferente" mi cago addosso, sempre. Poi cacano il cazzo
Non vedo l'ora che lo scombussolamento ormonale mi faccia bloccare il cervello ogni volta che vedo un paio di gambe, che mi obblighi a letto quindici minuti in più la mattina senza poter pisciare, anche se scappa da morire.  Diciamoci la verità: c'hai dei bei colori, ma fai cagare il cazzo, primavera.
Poi non so, ho una leggera allergia, alle graminacee secondo il test, che si attiva ad minchiam e mi macula il volto con delle chiazze rosse irregolari tra le guance e gli zigomi. È uno dei motivi per cui infoltisco la barba, di solito. Il fatto è che nemmeno gli antistaminici fanno un cazzo, quindi dubito che sia una maledetta allergia alle fottute graminacee.
Va bè. 
Se parliamo di psiche il discorso non è del tutto differente. È un casino passare alla primavera. Adattarsi al nuovo clima, ai colori. regolare climatizzatore dell'auto e gli specchietti, i parasole. Ricaricare il liquido per i vetri, ecco cosa non faccio mai. L'inverno tanto è congelato e non spruzza granché, allora me ne dimentico. 
I ritmi del corpo poi si abituano più o meno regolarmente e da soli ai cicli solari e i vari movimenti naturali... quel più o meno è il logorante spazio di tolleranza che vi farà avere sonno a mezzogiorno... o alle tre di pomeriggio. O sempre, come capita a me. 
Poi bo, io in primavera accumulo tensione e sono carichissimo fino a quando non esplodo. Io a maggio, da routine, sono un potenziale caso clinico da internare con la camiciaquellastrettastrettaconlemanichedietro.
È anche per questo che mi porto avanti, e dopo due giorni di sole parlo già di primavera.



eeeeh, va così... a tentoni




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